"No al grano saraceno, è straniero". L'incredibile topica (bufala, stupidaggine, castroneria) arriva dal Movimento 5 Stelle. Quattordici deputati firmano una desolante proposta di legge nella quale spiegano che "un terzo della pasta italiana venduta in Italia è fatta con il grano saraceno". L'intento è nobile, "la difesa dei prodotti agro-alimentari italiani dalla contraffazione". Ma di buone intenzioni, si sa, sono lastricate le strade dell'inferno. E così hanno buon gioco i detrattori a ironizzare: andiamo oltre l'allarme "Mamma li turchi", ora basta anche all'insalata russa, alla zuppa inglese e al fico d'India ("Sosteniamo i nostri marò").
Scherzi a parte, la disinformazione su questi temi regna sovrana. Come dimostrano i libri di Dario Bressanini (Pane e bugie e altri). Tra i primi ad accorgersi dell'"errore". Al quale si somma un'altra stupidaggine: "La pasta – scrive Bressanini su Facebook – si fa con il grano duro. I pizzoccheri e poco altro con il grano saraceno mescolato al frumento (che non e' neanche un cereale). Ma e' la ricetta, non e' mica "contraffazione".