Panart, ristorante nel vecchio Palazzo ducale di Carinaro, in provincia di Caserta. Quando si dice professionalità coniugata a raffinatezza.
Quello del ristoratore è un mestiere che non ha nulla da invidiare nella sua difficoltà a quello di fisico quantistico, di chirurgo, o di ingegnere. Quello del ristoratore è un lavoro certosino, che non conosce ferie, né pause, dove chi lo pratica con passione è obbligato a curare nel tempo e nello spazio tutti i particolari, anche quelli infinitesimali: lo spazio delle sale, l'arredamento, le luci, i suoni, i colori, oltre che, ovviamente, la professionalità del servizio e la qualità della cucina. La cura del proprio locale non deve mai mancare in nessuno di questi elementi, se l'obiettivo è quello di avvicinarsi alla perfezione. Alfonso, Antonio e Pasquale, i soci proprietari di Panart, questo lo hanno capito negli anni, e ne hanno fatto tesoro.
Ed ecco che prima il vecchio palazzo ducale di Carinaro viene trasformato in un magnifico locale dove la classe e la raffinatezza del moderno si coniugano perfettamente con l'antico delle mura e della struttura senza cadere neppure per un briciolo nella pacchianeria: il cortile, le sale e perfino le toilettes; ecco che il servizio diventa perfetto, nella cortesia del personale, nei tempi di attesa delle portate e nella cura del cliente; ecco che la cucina, con l'arrivo di chef Salvatore, acquista il prestigio che questo locale meritava da tempo, una cucina che si radica pienamente nella tradizione locale, ma che non trascura quel tocco di moderno e di invenzione che la rendono unica nel suo genere. Lasciate perdere i "manicaretti" (?) di Vissani: chi riesce a coltivare la tradizione, rinnovandola, ma allo stesso tempo rispettandola, come nel caso di Salvatore, meriterebbe menzioni d'onore ben maggiori. E allora come si fa a non provare gli antipasti misti di pesce – il carpaccio di tonno e il cannolo di gamberoni fritto in tempura, per non parlare di quelli di terra.
I primi, tra i quali il pesce – sempre fresco e di prima qualità – la fa da padrone, con le linguine ai crostacei e i tonnarelli vongole, cannolicchi e melanzane al di sopra di ogni categoria. Se riuscite ad arrivare al secondo, viste le porzioni generose, non perdetevi la spigola croccante. Mentre per i dolci, menzione d'onore alla locale e squisita polacca di Aversa. La cantina? Una delle più fornite di tutta la Campania.
A provarci, tutti ci riescono, ma saperci fare è un onore che spetta a pochi. Loro lo meritano.
Prezzi: Costo medio di una cena di pesce, con una buona bottiglia: 40 euro a persona
Panart, via Mazzini 2 – 81032 Carinaro (CE)