Un evento dedicato al mondo dei formaggi: dalle degustazioni all’acquisto, dagli incontri per saperne di più ai laboratori per provare a mettere le mani in pasta. Dal 20 al 23 settembre “Cheese – Le forme del latte”, torna a Bra, la cittadina in provincia di Cuneo che per la nona volta ospita la manifestazione internazionale che si svolge ogni due anni. Organizzata dalla città di Bra e da Slow Food Italia, offre a casari e artigiani l’opportunità di far conoscere i propri prodotti, scambiarsi opinioni e condividere conoscenze in una rete sempre più fitta.
L’atmosfera è di festa, con stand e bancarelle che colorano il centro storico, dove fra passeggiate, acquisti e assaggi c’è anche il tempo per rilassarsi assistendo a uno degli spettacoli in programma o per partecipare a dibattiti e conferenze. I visitatori si perderanno piacevolmente nel grande Mercato dei Formaggi allestito nelle piazze Roma e Carlo Alberto: 3000 metri quadrati in totale, dove il palato degli appassionati potrà incontrare anche i sapori di prodotti caseari di piccole aziende, certo difficili da reperire nei comuni supermercati. I turisti dalla buona forchetta che non vogliono perdersi questo singolare appuntamento in cui si ritrovano tutti gli operatori del settore, possono raggiungere la cittadina piemontese anche usufruendo di un mezzo ecologico come il treno: per l’occasione, l’assessorato regionale ai trasporti, l’agenzia per la mobilità metropolitana di Torino e Trenitalia hanno potenziato le corse serali.
La manifestazione è a ingresso libero ad eccezione degli Appuntamenti a Tavola, i Master of Food, l’ingresso alla Gran Sala dei Formaggi e all’Enoteca e ai Laboratori del Gusto. Questi sono in tutto 38 (per assicurarvi un posto in quello che più vi incuriosisce scrivete a prenotazioni@slowfood.it) e spalancano le porte verso un mondo vario e affascinante: basti pensare che per preparare un formaggio bastano latte, caglio e sale, e nonostante questo ridottissimo elenco di ingredienti, in Italia se ne contano più di 300 tipologie, che devono le proprie peculiarità alla razza degli animali, ai pascoli, alla diversa altitudine alla quale vengono prodotti.
Spazio non solo alle produzioni di casa nostra: nei diversi laboratori saranno protagonisti – per citarne alcuni – i formaggi provenienti da Balcani, Alpi svizzere, Kenya, Sudafrica, Australia, diventati Presìdi Slow Food anche per salvaguardare l’identità delle comunità che li producono. Fiore all’occhiello dell’edizione 2013 sono le Isole Britanniche, rappresentate con cinquanta varietà casearie che impreziosiscono la Gran Sala dei Formaggi, alla scoperta del fenomeno dei new old cheeses, moderne reinterpretazioni di tradizionali formaggi come il cheddar o lo stilton.