Banconi allestiti lungo le strade, allegre e provvisorie cucine all’aperto, il profumo che si spande e il languorino che non tarda ad arrivare. Quasi ogni città ha il suo street food, anche se alcune regioni d’Italia sono decisamente più generose di altre nel dispensare invitanti cartoccetti a prezzi stracciati. Andate al Parco di Arezzo, nel weekend dal 13 al 15 settembre e troverete l’atmosfera appena descritta moltiplicata per alcune decine di volte: la città toscana anche quest’anno, per la quarta edizione, ospita la tappa finale del fortunato tour estivo dedicato al cibo di strada.Nei giorni dello Street Food Village sapori e fragranze inevitabilmente si mescoleranno per le vie aretine, creando un colorato mix composto da leccornie provenienti dalle diverse regioni italiane, ma anche dall’estero, con uno spazio dedicato ad alcune specialità che pure fuori dal Bel Paese si mangiano in piedi, all’aperto, o tuttalpiù seduti a un tavolino allestito sulla strada, in posti dove conta ciò che si mangia e non come lo si mangia. Bando all’etichetta e largo spazio all’appetito, arrivano dalla Spagna la paella catalana preparata al momento e dal Messico una taqueria pronta a sfornare tacos, nachos e burritos. Ungheria e Romania portano il kurtos kalacs (letteralmente “torta camino”), il famoso dolce dalla particolare forma a cilindro, cotto arrotolandolo su tipici rulli di legno e servito ancora fumante, mentre gli ospiti argentini delizieranno gli avventori con l’asado di angus e altre carni.
Tornando a casa nostra, le regioni più rappresentate sono Toscana e Sicilia. La prima offre – novità di quest’anno – la svizzerina, pane toscano con medaglione di Chianina alla griglia, oltre al classico lampredotto insieme a porchetta di Monte San Savino, porchetta e salumi del Casentino, ciaccia fritta con salumi, bomboloni, brighelle e ciambelle, panigacci di Podenzana. Direttamente da Palermo e Catania tornano, gettonatissimi, pane e panelle, pani ca meusa, arancini, cannoli e cous cous. Non sono da meno le altre specialità, tutte da assaggiare: piade e crescioni dall’Emilia Romagna, le coppiette di Ariccia (Roma), il pesce fritto nel cono, ancora dal Lazio. E poi olive e fritto ascolano dalle Marche, arrosticini abruzzesi, le bombette di Alberobello dalla Puglia, le focacce liguri.
Altra particolarità dell’edizione 2013 il LimeBar, rimorchio a forma di frutto lime dove vengono preparati cocktail, succhi e granite di frutta fresca. E da bere sulle saporite pietanze? C’è la birra artigianale a marchio Streetfood proveniente dall’Amiata grossetana e una bionda gluten-free prodotta a Pordenone. Immancabile il connubio cibo e fotografia, con il contest fotografico via Facebook, fino al 20 settembre. Gli stand aprono alle 17 di venerdì e si continuerà a oltranza il sabato e la domenica: non solo assaggi e degustazioni, ma anche concerti live e dj set di ritmi caraibici, cabaret di strada e visite guidate della città, con l’iniziativa Stretfood&Art.