Servizio festivo, ora ai bar si paga una tassa aggiuntiva come con i taxi. Dove andremo a finire? (a casa, a sorseggiare acqua del rubinetto)

scontrino bar monza con "Servizio festivo"

Sullo scontrino qui in alto, lo vedete, c'è scritto servizio festivo. Lo osserviamo con curiosità e con un sorrisino stupito, che ben presto si tramuterà in smorfia. C'è scritto proprio così: "Servizio festivo". E di fianco c'è anche una cifra: 2 euro. E' domenica, è da poco passata la mezzanotte. Siamo a Monza, in piazza del Duomo, al Tea Rose Cafè. Intorno pascolano tifosi della Rossa, addobbati con improbabili magliette della Ferrari. Noi ci siamo seduti nello splendido bar sotto quella che fu la sede della Dc e sorbiamo una grappa di Barbera, niente male, con vista Duomo. All'arrivo dello scontrino, valutiamo l'ipotesi di una fuga all'Alesi, ma il dovere civico e il malaugurato senso di colpa, eredità cattolica millenaria, ce lo impediscono. Restiamo impietriti a guardarlo: servizio festivo. Due euro. Come per i taxi. Notturno festivo. La grappa brucia in gola. Lasciamo i 16 euro e ci alziamo. Un'occhiata alla colonnina della Peste manzoniana e via di corsa. Si torna a Roma, dove a nessuno viene in mente di aggiungere il servizio festivo. O no?

* Poi abbiamo guardato il sito. C'è una voce che fa così: "Il servizio al tavolo nei giorni festivi e prefestivi subirà una maggiorazione del dieci per cento". Prefestivi! Ma non solo: si specifica che è "vietato" l'uso di qualsiasi macchina fotografica o videocamera" negli spazi del locale. E che "qualunque danno sarà addebitato ai responsabili". Ragazzi precisi, non c'è che dire.