Brasserie 4:20 a Roma, personalizza l’hopburger con luppoli in fiore come più ti piace

brasserie 4.20

Brasserie 4:20

Del 4:20 non ho sempre avuto buoni ricordi. Ogni volta che qualcuno chiedeva di andare a bere una birra al locale di via Portuense ho sempre accettato con entusiasmo, ma quando si trattava di cenare spesso cercavo di dirottare gli appetiti altrove. Il perché non era imputabile alla qualità del cibo (ricordo un tiramisu cremoso e rassicurante), ma alla difficoltà nell’avere ciò che desideravo. Non sempre si potevano avere gli hamburger, le patatine fino ad una certa ora solo al forno. E, non so voi, ma io al pub, con una birra in mano, le patatine le esigo fritte. Quisquilie, lo so. Ma per fortuna quando sono tornata al 4:20, la settimana scorsa, sono rimasta piacevolmente sorpresa dai cambiamenti. L’Hopburger adesso è “super-disponibile”: mangiare un hamburger con luppoli in fiore mischiati al macinato non è più una chimera.

Non solo: al tavolo si trovano foglietti da compilare in base ai propri desideri per creare l’hopburger perfetto. Anche le patatine sono altamente personalizzabili e (in alternativa all’hamburger) in menu troverete altri classici americani come il BLT e il Grilled Cheese sandwich, oltre a due insalate ben condite.

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Costruire il mio personalissimo hopburger è un compito abbastanza divertente e annerisco tutte le crocette del caso. Innanzitutto bisogna scegliere il tipo di carne (Angus, Kobe, chianina, cinta senese, smoked Angus) oppure optare per un veggie burger (a base di lenticchie e condito con rosmarino); poi è la volta del peso e del numero di hamburger con cui assemblare il panino (90, 180, 200, 230, 270, 360 grammi). Messo in chiaro quanta fame dovrà alleviare il mio Hopburger, studio gli ingredienti da aggiungere ai classici pomodoro, insalata e cipolla (o cetriolo): formaggio (Cheddar, Gouda, Parmigiano, Gorgonzola), potenziatori di umami (funghi champignon, cipolle grigliate, pomodori secchi), aggiunte più o meno creative (olive taggiasche, bacon grigliato) e, ovviamente, le salse per concludere il tutto (beer bq sauce, habanero sauce e Laphroaig sauce… un salsa a base di single malt per un hamburger non mi era mai capitata). Alla fine decido per un hamburger di Black Angus da 90 grammi con Gouda, cipolle grigliate e salsa habanero. Già che ci sono pasticcio anche con le patatine: le scelgo in stick, perché non amo quelle in sfoglia. Annerisco la casellina della salsa Laphroaig e delle cipolle grigliate. A questo punto porto il foglietto al bancone, ordino una Nemesi di Revelation Cat (una meravigliosa sour ale), pago e attendo al tavolo.

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Arriva tutto in breve tempo, prima le patatine e in seguito l’Hopburger. Le porzioni sono più che generose e farebbero felici anche gli stomaci più insaziabili. La salsa Laphroaig è insolita, lievemente amara, gustosa. Il problema delle patatine è la consistenza molliccia e unta, nonostante il sapore accattivante della salsa unita alle cipolle grigliate: non c’è davvero traccia di croccantezza. L’Hopburger invece è cotto come da richiesta (medio) e soddisfa ad ogni morso.Non c’è spazio per uno degli attraentissimi dolci, ma, dopo l’ennesimo giro di Nemesi, so che tornerò prossimamente per cedere anche alle pressioni del mio sweet tooth. Ma niente patatine.

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I voti di Puntarella:

Cucina: 6+ (7+ senza le patatine)

Servizio: 6

Ambiente: 7/8

PREZZI

Patatine fritte: sfogliate 5 € / in stick 6 €

Hopburger a partire da 7 € 

BLT 6.50 €

Grilled cheese sandwich 5.50 €

Birre a partire da 5 €

Brasserie 4:20, via Portuense, 82. Tel. 06/58310737. Sito  Email: brasserie420roma@gmail.com