La Capra Campa, ristorante vegano a Roma: una scelta etica ma anche di gusto

AGGIORNAMENTO Il ristorante si è trasferito via Dignano d’Istria51/a

La Capra Campa è un ristorante vegetariano, anzi vegano, che ~~si trova sulla Flaminia, pochi chilometri a nord di Roma~~. Già: vegetariani, vegani, vegetisti. E un lessico che pullula di termini coniati da un folto gruppo di attivisti, impegnati contro lo sfruttamento degli animali. Ma chi siete veramente? E soprattutto cosa mangiate? Scettici a parte, fedeli alla sacra bistecca alla fiorentina, facciamo chiarezza e proviamo a capire cosa spinge tali proselitismi alimentari. Una questione di etica o di salute? Una scelta consapevole o una semplice moda destinata a tramontare non appena il medico allarmato vi segnala una forte anemia? Che le proteine di origine animale siano quelle “nobili” è indubbio. Tuttavia è stato dimostrato che l’eccessivo consumo di carne rossa sovraccarica il cuore e aumenta il colesterolo. Ma anche sulla carne bianca non possiamo certo star tranquilli: negli allevamenti industriali, i polli in batteria sono pronti per il consumo in soli trentatré giorni, costretti ad essere alimentati ventiquattro ore su ventiquattro e imbottiti di antibiotici. Negli allevamenti bovini, la crescente domanda di latte non spinge certo ad un trattamento migliore rispetto ai polli.

Per chi non fosse pratico: il vegetariano non mangia carne e pesce, ma la sua dieta può comprendere prodotti di origine animale, come latte, miele, uova. Il vegano, invece, è considerato un "vegetariano stretto" poiché evita qualsiasi prodotto derivante sia dall'uccisione dell'animale sia dal suo sfruttamento. Per saperne di più, abbiamo esposto i nostri dubbi ad una vegetariana doc, Simona Scarone, chef e titolare della Capra Campa.

Simona, da un anno alla guida del suo ristorante, ci racconta: “Io sono vegetariana, quasi vegana, mio marito è vegano”. Insomma, il contrario di quello che si crede: qui l’uomo vegano è sfegatato, mentre la donna più equilibrata. Simona, che prima di aprire La Capra Campa era una musicista, ha approcciato la cultura vegetariana per motivi etici. “Mangiare vegetariano non è un punto di vista, ma un dato oggettivo: coscientemente permetti che gli animali vengano maltrattati. È scientificamente provato che siano allevati atrocemente, bombardati di antibiotici ed ormoni che poi noi, a nostra volta, assumiamo con l’alimentazione”. Infine, sentenzia sicura: “La mia è una scelta consapevole, convinta e meditata”.

Quali sono i rischi per la salute? "Io mi ammalo molto di meno da quando seguo una dieta vegetariana, ho trovato sostituti dalle stesse proprietà nutritive nella frutta secca, nei legumi, nelle verdure, latte di soia, di avena o di riso, e ancora nel tofu e nel seitan. Basta un sano equilibrio".

Ok, forse sono un po’ meno scettica. Ma l'ombra dell’insalatina dietetica e triste è ancora lì. Cerchiamo di andare più a fondo. Mi serve la prova del nove: ad esempio dei piatti allettanti. Quali sono i tre cavalli di battaglia della Capra Campa? “ La pasta fresca, fatta da noi, come i ravioli vegan di patate e scorza di lime al pesto di ortica, o la lasagnetta agli asparagi, l’hummus di nostra produzione e il seitan fatto in casa". E in effetti, una volta provati, sono piatti di gusto, per nulla punitivi.

E i prezzi? Medio-bassi. Per fare un esempio: un menu che prevede tempura di verdure, gnocchetti con asparagi, ricottina vegan con insalata di fragole, spinacini e mandorle e cestino di frolla con con crema pasticcera e fragole fa 25 euro, compreso un bicchiere di vino "bio vegan".

Insomma, la Capra Campa si merita una chance, quando si vuole qualcosa d'alternativo. Del resto, non c'è molto altro. I romani sono ossi duri ed è difficile sconfiggere le tradizioni popolari onnivore: a parte il vegetariano Ops, nei pressi di piazza Fiume, La Mucca Pazza, a Marino, e senza dimenticare il Margutta, sono pochi i vegetariani o vegani di qualità. A differenza di altre città, soprattutto nel Nord (vedi Bologna, per esempio), dove crudisti e vegetariani avanzano e si fanno conoscere sempre di più.