Lunedì parte “Te li do io i solfiti”: tutti i produttori del corso sui vini naturali

A Vinitaly, uno spaesato passante, passando vicino al recinto del Vivit, chiedeva sinceramente stupefatto: "E che sarebbero ora, questi vini naturali?". Già, che sarebbero? L'ennesima moda? Un trucco per alzare i prezzi? La risposta l'ha data Valentin Montanet, del Domaine de la Cadette, alla fiera dei vini naturali di Cerea: "In Francia chi ha perso il treno e non si è attrezzato per rispondere alla sfida lanciata dai vini naturali, ora fa fatica a vendere. Perché i vini naturali sono sani e buoni e i consumatori vogliono questo". Verissimo, come è vero che i vini naturali sono un modo per tornare a prodotti artigianali, lontani dai gusti omologati di tanto vino contemporaneo. Però ha anche ragione chi crede che dietro il fenomeno ci sia anche, e diciamo "anche", un di più di fuffa, di improvvisazione idealistica, a cavallo tra new age e mercato. E dunque? E dunque, se volete saperne di più, vi raccontiamo tutto, partendo dai vini biologici, passando per i biodinamici, soffermandoci sugli "olistici" e arrivando fino ai "vini naturali" tout court. Ben sapendo che dietro ogni definizione c'è una semplificazione che va spiegata e articolata. Noi ve la raccontiamo e ve la facciamo anche provare, nel corso "Te li do io i solfiti" che comincia lunedì 20 maggio a Roma e che tiene Slawka G. Scarso, esperta di vino reduce dalla fiera di Cerea. Il tutto al Kino, il noto e apprezzato cinema-bistrot del Pigneto, con produttori ed esperti. Slawka ci racconta il calendario e le modalità di partecipazione.Parola a Slawka "Attraverso quattro incontri parleremo di vini biologici, biodinamici e naturali: lo faremo attraverso lezioni che non saranno solo noiosa teoria – ce ne guardiamo bene – ma soprattutto incontri con i produttori e non solo, perché chi, meglio di un vignaiolo, può spiegare le motivazioni che ci sono dietro scelte produttive particolari e complesse da portare avanti? E ovviamente lo faremo accompagnati dai loro vini, perché parlare di vino col calice vuoto avrebbe ben poco senso. Assieme ai produttori avremo anche altri ospiti esperti. Presto pubblicheremo alcune interviste ai produttori coinvolti, nel frattempo ve li presentiamo brevemente in questo post. Lunedì 20 maggio andiamo alla scoperta dei vini naturali in Campania, in compagnia di Angelo Muto di Cantine dell’Angelo e Luigi Sarno di Cantina del Barone, produttori rispettivamente di Greco di Tufo Docg e di Fiano di Avellino Docg. Assieme a questi due giovani e motivati vignaioli irpini parleremo di vecchie miniere di tufo e di terreni vulcanici (merito del vicino Vesuvio) e di come questi due importanti bianchi siano in grado di mostrare grandissime potenzialità d’invecchiamento. Lunedì 27 maggio ci spostiamo invece nel Lazio, da Cantina Trebotti, una giovanissima realtà di Castiglione in Teverina, in provincia di Viterbo, fondata da tre fratelli che insieme portano avanti un lavoro attento alla sostenibilità ambientale. Ludovico Botti ci racconterà la sua esperienza di produzione di vini biologici e il progetto che li sta portando a diventare un’azienda a “impatto zero”. Ovviamente lo faremo accompagnati dai loro vini, ottenuti da uve biologiche delle varietà Grechetto, Trebbiano e Malvasia, e ancora Montepulciano, Sangiovese e Aleatico oltre alla nuova introduzione di Incrocio Manzoni. Lunedì 4 giugno, la serata sarà in compagnia dello spumeggiante Paolo Carlo Ghislandi, di Cascina I Carpini che dal Piemonte – l’azienda si trova a Pozzol Groppo, in provincia di Alessandria – svelerà l’antico arcano della Barbera (quanti si sono chiesti se si dice “la” o “il” Barbera?), ci racconterà anche i talenti segreti del Timorasso, un vitigno a bacca bianca dalla storia molto antica ma che è stato recuperato solo negli ultimi decenni che lui da qualche tempo ha iniziato a spumantizzare, e soprattutto ci spiegherà il suo progetto particolare di produzione di vini “olistici”. Lunedì 11 giugno, per finire, come ospiti di nuovo due produttori. Il primo è Damiano Ciolli, vignaiolo laziale classe 1977 cui va il merito di aver portato alla rinascita del Cesanese di Olevano, recuperando un vecchio vigneto di famiglia che rischiava di essere estirpato e diventando presto uno degli ambasciatori del Lazio di qualità. Oltre a lui, sarà presente anche un altro vignaiolo, ma per ora lasciamo ancora un velo di mistero…" Quando: quattro lezioni-degustazioni, lunedì  20 e 27 maggio, lunedì 3 e 10 giugno. Dalle 19.30 alle 21.30 Dove: al cinema bistrot Kino, in via Perugia 34 Costo complessivo delle quattro lezioni (comprensivo di vini e appetizers): 120 euro per la singola quota e 220 euro per due. Come ci si iscrive? Versando la quota con il Paypal qui sotto o con bonifico bancario e segnalando il pagamento effettuato alla mail puntarellarossa@hotmail.it (riceverete una risposta). Per info: puntarellarossa@hotmail.it Evento Facebook

Te li do io i solfiti: quota singola o per due persone