
A Roma, ovviamente a Trastevere, apre Tastevere, bottega a chilometro zero. No, non è un gioco di parole. O forse sì. Ora vi racconto la sua storia. C’erano una volta due ragazzi con la passione per i prodotti della terra e per la ricerca della genuinità: Giuseppe, di Leonessa, ex presidente dei giovani imprenditori del Lazio, ha un allevamento di pecore e si occupa personalmente della transumanza, producendo ottimi formaggi, primo tra tutti il pecorino. Luca, di Fara Sabina, ha comprato un terreno, coltivandolo a olivi e alberi da frutta e nei mesi invernali, attingendo alla cultura popolare dei più anziani, si è dedicato alla raccolta di erbe selvatiche come borragine, topinambur, crespigna, pimpinella, raponzoli, caccialepri, scoprendo e trasmettendo ricette antiche e gustose. Forse qualcuno ne ha già sentito parlare: la sua passione e l’esperienza hanno avuto echi persino alla Rai, in casa Clerici.
Giuseppe e Luca fondono la loro esperienza e l'8 gennaio 2013 aprono la loro bottega, dove si possono comprare i prodotti, ma anche mangiare (e bere) in loco: scelgono una zona come Trastevere perché assicura un passaggio certo, sia pur ibrido, ma come inizio l'importante è provare. Ma già a poche settimane dall'apertura anche il passante più distratto non può non notare il netto distacco tra il loro originale locale e le dozzinali pizzerie che lo circondano. Tanto che l'arrivo di Tastevere a vicolo del Cinque innesca un cosiddetto meccanismo di concorrenza positiva.
Da Tastevere non si prenota: si arriva, ci si siede, se c'è posto; i tavoli sono pochi e arrangiati, sistemati tra le cassette della frutta e davanti al piccolo banco dove sono esposti i prodotti. E proprio perché non si prenota non viene messa fretta: Giuseppe dice "per me puoi restar là a mangiare tutta la sera se vuoi, io non ti chiederò mai di alzarti". Ma alla fine ti alzi, per forza. Per fare due chiacchiere con i proprietari, ascoltare le storie dei prodotti che stanno per arrivare, come la birra artigianale ai carciofi e rosmarino, o rilassarsi dopo una carrellata di taglieri e bruschette. Ma niente bruschetta al pomodoro: cipolline in agrodolce, puntarelle, radice di songino, porri in agrodolce.
Poi, non se ne ha mai abbastanza e si chiede di scegliere tra i barattoli in bella vista: vada per la crema di melanzane piccante. Il vino o la birra? Per stasera una bottiglia di Allegro, biologico di Orvieto. Intanto si è fatta mezzanotte e mezza ed effettivamente nessuno ci ha chiesto di alzarci. Il conto è di 26 euro in due, ma non saprei quantificare quante cose ho preso: mentre sei lì a cena che parli arrivano assaggini, bicchierini, pensierini. Come si fa a dire di no? Allora si fanno promesse: torno presto.
Tastevere Kilometro Zero, vicolo del Cinque 30/a, Roma. Tel 06/95584404