Tra…mezzo è un nuovo locale, una tramezzineria veneziana aperta in via degli Orsini, proprio dietro piazza dell'Orologio, nel centro di Roma. In realtà, a giudicare dal nome sembrerebbe uno degli molti posti che in questo momento vanno per la maggiore, una di quelle paninerie gourmet in pieno stile, che ha adottato in luogo di una rosetta, uno sfilatino, ma baguette fa piu radical, del pane di segale, al sesamo o di kamut, del semplice pane in cassetta. Che poi di semplice ha solo il nome: questo pane viene da Mestre e rispetto al suo equivalente romano è piu leggero, perché preparato senza strutto né lardo, solo con olio extravergine d'oliva. Una bella notizia per la linea. Anche la maionese è leggera perché fatta in casa. Le buone notizie per la linea, dunque, sono due.
E poi c'è il ripieno. Anche qui qualcosa di insolito, non tanto per la varietà, quanto per gli accostamenti.
Avete mai provato un tramezzino mortadella e peperoni? E porchetta (rigorosamento di Treviso) e melanzane? Con le uova di Parisi e il samone scozzese? E con il baccalà mantecato? Pensateli tutti insieme, esposti in bella vista in vetrina e un simpatico signore veneziano che attende la vostra cervellotica decisione.
Ma il signore veneziano fa di meglio: ve la complica. Perché nell'altro lato della vetrina ci sono altre delizie, questa volta orfane di pane, ma da leccarsi comunque i baffi.
Siete pur sempre in una tramezzineria veneziana che raccoglie tutta la tradizione veneta e dunque come potrebbe mancare il protagonista assoluto delle loro tavole, sua maestà il baccalà. In tre versioni: baccalà mantecato, che aveva già fatto capolino nel tramezzino, baccalà rosso e l'immancabile baccalà alla vicentina. Serviti su letto di polenta. Ma si dice letto di polenta? Non so, perché nel frattempo l'ho già finita.
Ora non mi resta che chiedere il caffè. Ed anche qui succede una una cosa nuova: niente servizio, niente tazzina banale, niente piattino in coordinato. Mi viene consegnata una cialda. Già, perché me lo posso preparare da sola nell'angolo adibito al caffè, proprio dietro al bancone in cui ho mangiato. E tutto sommato questa novità molto pratica mi piace, mi fa sentire un po' a casa.
Torno a berlo al bancone dove ero seduta, tutto in legno, squadrato, con le rifiniture verde pistacchio. Mi alzo soddisfatta e pago dieci euro per un tramezzino, una porzione di baccalà, una coca cola ed un caffè. Massì, credo si possa tornare e, perché no, consigliare ai miei amici. Alla fine la crisi ha colpito tutti e la vita frenetica ci lascia ancora il tempo almeno per un tramezzino decente (a proposito, lo sapevate che fu Gabriele D'Annunzio a inventare la parola tramezzino, per rimpiazzare l'inglese sandwich?).
Tramezzino che è in via di esportazione: perché Tra…mezzo aprirà presto, così annuncia il sito, a Roma Salaria, Miami e New York.
Tramezzo, via degli Orsini 26-27, Roma. Tel 06\45665991.
Apertura: dal lunedi al sabato, 10.30-21. Sito
