Mai assaggiato un vino "vigoroso come una stretta di mano"? No? Sfigati. E dall'"aroma che scotta la terra"? Neanche? Ma almeno un vino "sazio di aranciato veneto"? Niente eh. Si vede che non avete bevuto i vini sardi della Cantina Mesa, prodotti onesti e un po' dimenticabili, sui quali si è abbattuto come un ciclone un noto pubblicitario, Gavino Sanna. Che ha applicato le sue regole a quelle del vino e, senza sprezzo del pericolo, ha ottenuto ottimi risultati di vendita. Solo che a noi ci viene da ridere ogni volta che leggiamo le etichette. E ci sentiamo discretamente presi per il culo.
Le etichette sono graficamente perfette, semplici, eleganti, allusive. Come i nomi, che divertono e restano in mente: Buio, Meno Buio, Malombra, Moro.
Poi però giri la bottiglia e leggi la descrizione del Buio, vitigno Carignano del Sulcis: "Color d’incendio e bacca nera silenzio austero di roccia, profumo di vento caldo dal sud, riflessi di forza primitiva semplici e vigorosi come una stretta di mano". Ellallà. Che roba. A berlo, me lo sono dimenticato in quattro secondi netti e la stretta di mano sembrava un po' moscia, però dai il vento caldo del Sud l'ho sentito.
Ma voglio andare oltre al Buio. Provo il Buio Buio. Sì, si chiama così. E per forza, "ha un'aroma pieno di sole che scotta la terra, di turbine carico di temporale, corpo forte di tronco secolare che racconta nell'uva il vento e il mare mai spenti". Son tutto un turbinio, non so se riesco a bere ancora, mi gira la testa, ho il vento e il mare nella testa e il sole che mi scotta il tronco.
Passo al Malombra, magari ci si riposa un po'. E insomma: "Bagliori di fuoco vivo, colore scuro di basalto, di terra rossa e ombre notturne che ancora portano il profumo forte del sole ai grappoli sazi di aranciato veneto". Va un po' meglio, le sento queste ombre notturne, che avanzano nel palato e sostano lì, sazie di aranciato. A questo punto, bello riposato, sono pronto per il moro: "Sapore caldo di scirocco con accenti ruvidi di arenaria e granito, potenza africana di sole che in mulinelli di sabbia lantana porta all'uva un carattere rude e selvaggio".
Provato, confermo.
Furore di pietra rovente che scolpisce tramonti occitani, schiuma dei giorni, lapillo incandescente, choc cognitivo.
Come fosse antani.