Weekend di vini naturali, dieci cose da fare tra Vinitaly, Cerea e Villa Favorita

Nei prossimi giorni, nel raggio di un’oretta e qualcosa di auto da Verona, si accavalleranno tre grandi eventi dedicati al vino: Vinitaly, Viniveri e Vinnatur. Difficile sdoppiarsi per essere dappertutto, difficile anche scegliere in mezzo a così tante proposte. Il rischio però è che, nell’imbarazzo di tanta scelta, si finisca per non sapere più dove andare. Ecco quindi una lista di 10 cose da fare nei prossimi giorni.

Una lista molto personale, lo ammetto, ma spero riesca a dare un primo tracciato da seguire per poi avventurarsi e trovare la propria strada.

1. Un salto a San Gimignano #vinitaly – La Vernaccia di San Gimignano è stata la prima denominazione italiana ma nel corso degli anni è passata un po’ nel dimenticatoio. Persino a Roma è difficile trovarla. E invece, grazie in particolare al lavoro di alcuni produttori si sta cercando di rivalutarla, di fare scelte che puntino sempre più verso la qualità. Chissà che in futuro non diventi un nuovo “caso Timorasso”. Tra i presenti al Vinitaly segnalo La Castellaccia, Mormoraia, Colombaio di Santa Chiara e Cappella Sant’Andrea. Un buon punto di riferimento può essere lo stand del Consorzio (PAD 8, stand C14) dove alcuni di questi vini sono in degustazione e daranno indicazioni per trovare gli altri.

2. Lo Schioppettino di Prepotto #vinitaly – Da un po’ di tempo, i produttori di Schioppettino che hanno i vigneti a Prepotto si sono uniti in un’associazione per comunicare e valorizzare meglio questa minuscola ma preziosa sottozona dove lo Schioppettino dà risultati unici. Quest’anno, per la prima volta, saranno presenti tutti insieme nel PAD 6 stand B8 – un’occasione ottima per trovarli tutti assieme e farsi raccontare anche il loro progetto di agricoltura collettiva.

3. Il Custoza #vinitaly – Come le precedenti segnalazioni, anche questa rientra tra le degustazioni più interessanti fatte negli ultimi tempi. Troppo spesso ritenuto un vino da aperitivo, di quelli leggeri che i ristoratori vorrebbero finire entro l’estate, in realtà è un vino che, prodotto con attenzione e lasciato da parte qualche anno, sorprende con sensazioni minerali, in alcuni casi quasi di idrocarburi. E tutto questo ancora a prezzi irrisori. Difficilmente al Vinitaly ci saranno le vecchie annate, è ovvio, ma vale la pena andare a visitare lo stand del Consorzio (Sol & Agrifood PAD C stand 87) per farsi un’idea, magari domenica alle 15 quando registreranno una nuova puntata del Mangiadischi, un nuovo format di televisione online che mette a confronto cibo (rappresentato in questo caso da Lorenzo Cogo) e musica.

4. Terre di Cosenza #vinitaly – Rispetto ai vini di altre regioni, forse quelli calabresi sono ancora, purtroppo e fatta eccezione per il Cirò, di difficile reperibilità fuori dai confini regionali. Vale quindi la pena fare un salto nel PAD 7B stand F8 G8 F9 G9 per trovare tutti i produttori delle Terre di Cosenza assieme, e farsi un’idea approfondita delle potenzialità del Magliocco. Tra questi segnalo in particolare Colacino Wines (che malgrado il nome che punta all’export fa veri vini di territorio) e Tenuta Terre Nobili.

5. Vivit #vinitaly – è stata la grande novità del Vinitaly dell’anno passato. Una zona tutta dedicata ai produttori di vini biologici e biodinamici direttamente dentro alla fiera di Verona. Quest’anno, visto il grande successo della prima edizione, gli spazi sono stati ampliati: il salone si troverà all’interno del PAD 11 e si aprirà ai distributori di vini biologici e biodinamici prodotti all’estero. Difficile fare qualche nome in particolare, ma il vantaggio dei banchi d’assaggio è proprio quello di permettere di spostarsi facilmente tra una realtà e l’altra.

6. Natural Woman #vinitalyArianna Occhipinti non ha bisogno di presentazioni.

Eppure quest’anno una presentazione ci sarà, e sarà quella del suo libro, appena uscito per i tipi di Fandango, in cui si racconta la sua giovanissima ed energica storia, tutta naturale. L’appuntamento è per lunedì alle 15 all’interno del PAD 2 assieme a Giampaolo Gravina e Roy Paci. A seguire degustazione dei vini dell’azienda.

7. Cerea #viniveri – Decimo anno per l’evento promosso dal Consorzio Viniveri che vedrà presenti a Cerea, dal 6 all’8 aprile, 120 produttori da tutta Italia e ancora da Francia (soprattutto Champagne), Slovenia e Croazia, Spagna e infine ben 12 produttori provenienti dalla Georgia – una regione antica ma che negli ultimi tempi sta dimostrando un appeal sempre maggiore. A loro sarà dedicata la cena georgiana che si terrà domenica 7 aprile.

8. Cerea #viniveri – Sempre a Cerea, sabato 6 alle ore 17,30 si terrà la tavola rotonda dal titolo “Come riconoscere il vino naturale in etichetta?”. Alla luce dei vuoti legislativi che non permettono oggi di poter indicare un vino come “naturale”, e quindi di differenziarlo rispetto agli altri, il dibattito coinvolgerà oltre al “padrone di casa” Giampiero Bea, presidente del Consorzio ViniVeri, anche i rappresentanti delle associazioni di produttori naturali stranieri presenti durante l’evento, oltre agli operatori del settore.

9. Villa Favorita #vinnatur – Quest’anno a Villa Favorita oltre a degustare i vini dei circa 140 produttori provenienti da Italia, Francia, Spagna, Austria, Slovenia e Portogallo sarà possibile anche degustare alcuni piatti particolari pensati ad hoc per la manifestazione – “La natura nel calice, la salute nel piatto”. Un modo nuovo per celebrare il decennale della manifestazione che si terrà da sabato 6 a lunedì 8 aprile. Tra le opzioni proposte a prezzi accessibili anche la possibilità di un cestino da pic-nic per chi vorrà riposarsi fuori, nei giardini della villa.

10. Prima di partire. Lasciare la segreteria telefonica accesa, e magari un messaggio sui vari social network. Veronafiere pare abbia potenziato la rete telefonica dopo i disagi dell’anno passato (impossibilità di fare telefonate o connettersi via smartphone a causa del sovraccarico di traffico) ma, come diceva quella vecchia pubblicità del dentifricio: prevenire è meglio che curare.