Di Roseval, il nuovo bistrot degli chef italiani Simone Tondo e dell'inglese Michael Greenwoold, si sapeva (ne abbiamo scritto qui). Ma le Guide du Fooding, la bibbia dei neo foodies francesi nell'edizione 2013 contiene anche altre sorprese per l'Italia. A cominicare dalla "hit planetaria del gastromaniaco", un compendio programmaticamente sommario di quel che accade nel mondo, da New York a Hong Kong, da Bruxelles a Instabul. Naturalmente, non manca l'Italia. Così si scopre che, secondo i contributors del Fooding, i migliori burgers in Italia si mangiano a Milano, al Mercato di via Sant'Eufemia. Il miglior "rifugio verde" (planque verte) è a Milano, alla ben nota e apprezzata Erba Brusca. Tra i migliori "poutres apparentes" (qui la traduzione direbbe "travi apparenti" ma chiediamo ai francofoni la traduzione esatta), c'è il Rio Terà delle Carampane, a San Polo, Venezia. E sempre a un locale veneziano, La Cantina, va la palma d'oro di "migliore divorazione". E infine, tra les meilleurs pizzas (da pronunciarsi rigorosamente con l'orribile z di zorro), ecco i Tigli, di San Bonifacio, il cui riconoscimento dei tre spicchi del Gambero Rosso ha provocato un mezzo sommovimento dei pizzaioli napoletani. Ma anche per i francesi les jeux sont fait e il Veneto si impone.