Lo aspettavamo da tempo un ristorante solido come questa Osteria di via Mantova. Un locale raffinato ma anche caldo, con un menu ricco e prezzi non esorbitanti, ricette classiche ma anche innovative. Un posto dove puoi mangiare un ottimo crudo di pesce ma anche una tartare come se ne mangiano poche nella Capitale. Insieme alla Trattoria del Pesce di via Folco Portinari, rappresenta una delle più belle novità degli ultimi mesi (è stato inaugurato a gennaio). Un ristorante che, appena nato, è già un classico.
Entrando a destra c'è uno spazio con gli armadietti per il vino, lavagnette e altro incastonato in mattoncini lucidi. Di fronte c'è la postazione della cassa, tutta fatta di specchi, che fa anche da reception. A gestire il tutto c'è un gruppo di giovani ben affiatato: Gaetano Di Carlo, che con la famiglia si occupa dell'Angolo d'Abruzzo, Alessandro Silvestri, dell'enoteca Rocchi. E Gianni Del Prete, lo chef ventisettenne.
A sinistra c'è la sala più grande, tutta in toni bianche e ecru, con credenze verdoline. La clientela tipo fa un po' storcere il naso: uomini d'affari che leggono, solitari, Repubblica e Sole 24 Ore, gruppi di imprenditori azzimati che straparlano di spread ed Ecofin. Ma non sarà sempre così, si spera. L'osteria, si segnala, è piaciuta molto a Gianni Mura, giornalista e gourmet.
A destra, la saletta più piccola, un po' claustrofobica, con tavoli più ravvicinati rispetto all'altra.
Appena entrati ci è stato offerto un calice di prosecco e un amuse bouche, che abbiamo prontamente affiancato a un Cesanese.
La spettacolare tartare di manzo con cruditè (14 euro)
I prezzi Un primo classico (carbonara, amatriciana con guanciale di Norcia, gricia con fiori di zucca) costa appena 8 euro. Si sale per i primi piatti più particolari, come gli gnocchi alle vongole veraci e fiori di zucca (13 euro) o i tagliolini con la bottarga, mandorle tostate e pomodori concassè (12). Tra gli antipasti c'è una bufala con acciughe di Cetara a 9 euro. Il gran piatto di crudi fa 25 euro.
Tra i secondi di pesce, un tournedos di spigola con agretti al limone in guazzetto di vongole (15 euro), baccalà alla paprica in pasta kataifi e salsa di yogurt (15 euro), grigliata mista di pesci e crostacei (20 euro), astice alla catalana (sei euro l'etto) e variazioni di tonno (15). I dolci, come il bauletto di cioccolato fondente con cuore di Bayleys e gelato di crema al latte o il parfait al limoncello o la cheese cake espressa con salsa ai frutti di bosco, costano 7 euro. Caffè a un euro, acqua a 2 e pane a 1,5. La carta dei vini non è particolarmente attraente ma ha etichette con bassi ricarichi.
L'ottimo tiramisù in tazza, leggero e gustoso (7 euro)
Insieme ai dolci si possono ordinare bicchieri abbinati: nella foto un Torcolato Maculan (6 euro) e, sullo sfondo, lo sherry Pedro Ximenez Hidalgo (5 euro)
Un buonissimo crumble all'albicocca con spuma di caramello (7 euro)
La tatin di mela annurca con gelato, servita su una tavola d'ardesia
Bonus: L'ottimo rapporto qualità-prezzo e il menu degustazione da 35 euro con sei portate
Malus: niente dehor, seconda saletta a destra un po' claustrofobica
I voti di Puntarella
Cucina: 7,5
Ambiente: 6/7
Servizio: 7
Osteria di via Mantova, via Mantova 38, Roma Tel. 06-8548999. Chiuso la domenica