Tortelli fusion, tra Capalbio e Orbetello

Roma, Orbetello, Capalbio. Arriva la primavera e qualche puntata nei dintorni si può azzardare, tra mare e campagna. Questa settimana, per la puntata  25 della nostra rubrica su Alias, supplemento del manifesto, cominciamo con una gita a Orbetello per assaggiare i tortelli carciofi e salsiccia in un angolo di paradiso, La Posta di Terranova. Poi, a pochi chilometri, eccoci al Frantoio di Capalbio, splendido ancorché eccessivamente radicalchic. E infine rientriamo a Roma, al melting pot di tendenze del F.I.S.H di via dei Serpenti. Dove i proprietari sono australiani, lo stile è sushi bar e la cucina fusion. Cibo ma anche adeguata musica con Gianluca Grignani, Mercedes Sosa e i Napoli Centrale.

 

La Posta di Torrenova (Orbetello)

Te ne vai in Maremma a dimenticare il mondo, finisci per svernare in un agriturismo che è un angolo di paradiso. Ci trovi anche un signor ristorante, poi entri e invece dei Virginiana Miller che ti aspettavi sei costretto a sorbirti “La mia storia tra le dita” di Gianluca Grignani. Pazienza, le pareti rosse e i finestroni che danno sulla piscina ti riscaldano a sufficienza. Poi arrivano i primi piatti e, per fortuna, Ivan Graziani. Assaggi i tortelli carciofi e salsiccia e ci rimani secco (di piacere). Per riprendere un po’ d’umidità sorseggi un ottimo calice di Ciliegiuolo 2008. A quel punto ecco il peposo bianco. Il bravo giovane che serve in sala è perplesso: come spiegarlo al turista tedesco di fronte? Il secondo calice di Ciliegiuolo è il preludio al dolce finale, che chiude la partita: semifreddo di ricotta locale e pistacchi, su letto di cioccolato Amidei. Bonus: la competenza dei giovani gestori. Malus: la musica di sottofondo.

I voti di Puntarella

Cucina 7+
Ambiente 7
Servizio 7,5

Strada della Parrina n. 56, 58015 Orbetello. Tel. 0564/862479


Il Frantoio (Capalbio)

Un tempo, più di due lustri fa, era l’antico frantoio del paese. Sottoposto a un radicale restauro, è ora un garbato ristorante “country chic”. “Lo que cambió ayer tendrá que cambiar mañana…”, ci diceva la grande Mercedes Sosa. Cucina maremmana buona, soprattutto per palati cittadini: da non perdere le fettucine al ragù di cinghiale. Bello e imponente il bancone del bar in marmo: da provare il mojito con foglie di basilico. Nella bella stagione si banchetta sotto gli ulivi secolari del giardino e satolli di una campagna ritoccata, ci si gode lo spazio espositivo del piano superiore. Qui si alternano tutto l’anno mostre d’arte: oggi, sabato 7 aprile, si inaugura la IV edizione di Capalbio Fotografia, con Martin Parr, Guy Tillim, Olivo Barbieri e Tim Davis.
Bonus: il piccolo spazio libreria i cui scaffali sono cassette vuote di vini pregiati. Malus: nell’angolo boutique prezzi esosi. L’humus capalbiesco, tra il veltroniano andante e il “generone” esibito

I voti di Puntarella

Cucina: 7
Ambiente: 7,5
Servizio: 7

Via Renato Fucini 10 Capalbio (Gr) Tel 0564 896484

F.I.S.H. (Roma)

Il fusion è passato di moda. Se ne sono fatti una ragione James Senese e i suoi Napoli Centrale, fatevene una ragione pure voi. Almeno provateci. Poi, se proprio non ci riuscite, mettete su “Pensione Floridiana” e lasciatevi andare. Oppure venite a mangiare da Fish (Fine International Seafood House), in via dei Serpenti, dove il concetto di fusion viene applicato con un certo felice rigore (quindi senza rigore) a pesci e germogli di soya. Il risultato è quello di un buon ristorante di pesce, originale ed elegante (si parla esplicitamente di estetica sydneiana, nel senso che i proprietari, i fratelli Bassi, hanno lavorato in Australia). Non particolarmente economico, ma nemmeno assassino. James Senese un giorno dichiarò: “Io felice? Rifatemi questa domanda quando Miles Davis sarà in cima alla hit parade”. Bonus: il servizio cortese e scrupoloso Malus: lo stile un po’ troppo tendente al sushi bar

I voti di Puntarella

Cucina: 7
Ambiente: 7
Servizio: 7

Via dei Serpenti 16, Roma. Tel. 0647824962