Qualità della materia prima altissima. Prezzi altissimi. Ristorante ma anche salumeria e rosticceria. Salumi spagnoli, carne fassona, acciughe del mar cantabrico. Ottima la carbonara, con il guanciale del Monte Conero e pecorino romano di Moliterno. Se si è di spirito leggiadro e non c’è posto, ci si può accucciare sullo sgabello davanti al bancone. Alle pareti ha campeggiato a lungo un’incongrua enorme foto di una città piena di luci. Ora è stata sostituita da un’altra, tutta caverne e sabbia, leggermente meno incongrua. Nell’ultima visita sono uscito confortato: l’enoteca-ristorante dei fratelli Alessandro e Pierluigi Roscioli resta un paradiso della ristorazione romana. In via dei Chiavari c’è un forno attivo da quattro generazioni. E quest’estate c’è anche la dépendance estiva, Roche (tel 329-1772525), sul lungotevere, stessa qualità e stessi prezzi (su Roche si è discusso a lungo sul blog Papero giallo, che vi consiglio)
Il conto In due abbiamo preso una caprese con pesto e fresella (15 euro), uno spaghetto con alici e taggiasche (16), un pacchero pesto e pomodorini (17), un cannolo alla siciliana preparato al momento con la ricotta freschissima (12), pane (3), due bicchieri di Fichimori (vinaccio non consigliabile, ma è colpa nostra, 10), due acqua (5), due caffè (4.6). Il tutto fa 41 euro a persona. Da segnalare la gentilezza e competenza dei camerieri. Visto il ritardo del cannolo, si sono presentati con due palline di gelato in omaggio: fantastico.
Bonus: l’ottima e corposissima carta dei vini e dei formaggi (450). Produce uno dei migliori panettoni di Roma (insieme a Cristalli di zucchero) Malus: l’affollamento eccessivo e i tavoli un po’ troppo ravvicinati, anche se l’ambiente resta molto gradevole
Cucina: 8
Ambiente: 7
Servizio 8
Prezzi: alti
Via dei Giubbonari 21
Tel: 06 6875287
Chiuso domenica
Ultima visita: 25 luglio 2009