L'Osteria Palmira è un'osteria antica. Se non fosse che è nuova, nuovissima, aperta da pochi mesi in via Abate Ugone, Monteverde. Il fatto è che nonna Palmira, 40 anni fa, era la padrona di casa di una trattoria storica di via del Boschetto. Poi i tempi sono cambiati, il rione Monti anche, e la famiglia, originaria di Amatrice, si è dispersa in mille progetti. Fino a quando, pochi mesi orsono, la famiglia si è riunita e ha detto: perché non riprovarci? Detto fatto. E' nato un locale solido, senza nulla di neanche lontanamente trendy, ma anche senza inutili sentimentalismi nostalgici. Solo buona cucina romana, concreta, gustosa, in un bel dehors di una strada tranquilla. E con una vocazione a rispolverare le tradizioni di Amatrice, da dove arrivano molti prodotti e da dove arriva una specialità dimenticata: gli gnocchi ricci di Amatrice.
Un'immagine splendida della vecchia osteria di via del Boschetto: uomini di una volta, scherzano e ridono davanti a un bicchiere di vino e posano di fronte al fotografo. Basta un tavolino, qualche bicchiere ed è già osteria (notare l'assenza di donne).
Qualche decennio dopo ecco la nuova osteria, dedicata a memoria di mamma Palmira e papà Antonio. A condurla sono Claudio Rocchi e la sorella Assunta. Claudio ha appena chiuso un'esperienza impegnativa con Bros, ristorante churrascaria in via Mameli, a Trastevere. L'ambiente di via Abate Ugone è meno frugale di un tempo, ma non concede nulla alle mode. Qui si viene per mangiare, bere, parlare e ridere ma non per farsi vedere.
Il dehors è coperto e tranquillo: l'ideale per una serata d'estate
Ed eccoci alla cucina di Palmira. Gli spaghettoni all'amatriciana (8 euro) sono una delle specialità. E non poteva essere diversamente visto che Amatrice, con la sua materia prima, è il centro focale dell'osteria. Saporiti, al dente, si fanno ricordare.
L'insegna recita "Op" (no, non è Osservatorio Politico, il giornale di Mino Pecorelli, nota per i più anziani, sta per Osteria Palmira) e "Cucina pizza e griglia".
E in effetti il menu prevede diverse tipologie: tra i primi ci sono ovviamente carbonara e cacio e pepe (9 euro) ma anche agnolotti con pomodoro fresco (12); spaghetti con alici e scaglie di pecorino (9), ravioli con il pesto di menta romana (9). Tra i secondi bollito in salsa verde (12); roastbeef con patate (14). La pizza margherita costa solo 6 euro. E poi ci sono piatti romanissimi come la coda alla vaccinara (11) e la trippa (10). C'è anche la grigliata mista (manzo, agnello, salsiccia e pollo, a 16 euro)
L'antipastone monstre rientra nella tradizione romana: l'elenco degli ingredienti e delle portate che vedete sopra vi fa capire che cos'è (ma non arrivate tardi, che è impegnativo e quando finisce finisce)
La carta dei vini non è indimenticabile, ma ci sono alcune etichette bioligiche discrete, come Carpineti e Giangirolami.
Ed ecccoci ai famosi gnocchi ricci di Amatrice, piatto della domenica ormai quasi introvabile: pasta riccia con doppio impasto, acqua e farina e all'uovo. Il ragu è fatto con ben cinque tipi di carne. La pasta è un po' gnucca, ma il sapore è intenso e ottimo. Qui trovate la ricetta degli gnocchi ricci (ad Amatrice in primavera c'è anche una sagra degli gnocchi ricci).
Il titolare, uscendo, ci racconta come l'Osteria, nata da poco, è già un successone ed è al settimo posto su TripAdvisor. Vero, anzi, da allora è balzata al sesto: ogni tanto, insomma, come un orologio rotto, anche Tripavidor segna l'ora giusta (gli altri della top ten, però, non si possono guardare).
Bonus: il dehors, l'ambiente familiare e le porzioni abbondanti
Malus: un certo affanno del servizio (però sempre gentile e volenteroso) quando il locale è affollato
I voti di Puntarella
Cucina: 7
Ambiente: 7
Servizio: 6,5
Osteria Palmira, via Abate Ugone 29, Roma. Tel. 0658204298.Sempre aperto. Sito